Giulia Bottega, nostra volontaria, è a Caracoto, in Perù.
Le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di sè e della sua esperienza:
“Sono Giulia, sono veneta ma vivo a Firenze da 13 anni ormai. Finito di studiare mi sono fermata in questa città per mi piace molto, si vive bene.
Ho trovato subito lavoro come visual merchandiser per una grossa multinazionale di abbigliamento. Il mio lavoro mi piace un sacco ma dopo molti anni avevo bisogno di sentirmi utile verso il prossimo e visto che mi è sempre piaciuto moltissimo stare in mezzo ai bambini ho pensato di fare volontariato.
Pian piano ho capito che quest’idea poteva diventare reale. Una mia amica mi aveva parlato di questa associazione di Pisa che aveva dei progetti in Perù, li ho contattati, ci siamo conosciuti e ho deciso di partire. Così ho messo da parte dei soldi, ho chiesto l’aspettativa a lavoro e sono partita!
Sono arrivata qui a Caracoto l’8 marzo. Pensando di avere dei problemi iniziali con l’attitudine volevo iniziare a lavorare dal lunedì invece non avendo avuto grosse difficoltà già dal giorno dopo ho iniziato a conoscere i bambini dell’asilo e a stare con loro. Era la prima settimana di ambientamento dopo le loro vacanze estive quindi principalmente giocavamo tutti assieme! Dal lunedì successivo sono arrivati tutti i bambini iscritti, che sono una trentina! Le insegnanti sono due, Eveline e Giselle, ed hanno davvero molto molto lavoro essendo solo in due! Eveline si occupa della classe più grande, ovvero dei bimbi di 5 anni. Giselle e io stiamo con i bambini di 3/4 anni.
Ogni mattina dalle 8 alle 9 arrivano tutti i bambini accompagnati dai genitori, giocano nel cortile per un’oretta e poi li dividiamo nelle due aule. Verso le 10 la cuoca Hilda prepara loro una merenda che ognuno mangia nella propria classe e poi facciamo qualche attività. Disegnano, colorano, giocano con giochi di logica! Verso le 12 tornano tutti a giocare una mezz’ora nel cortile, poi laviamo a tutti le mani e alle 12.30 è pronto il pranzo! Una cosa molto bella che fa la scuola “Giordano Liva” è quella di avere una mensa che educa i bambini alla merenda e al pranzo! In questi piccoli paesi sulle Ande l’alimentazione non è per niente equilibrata e qui invece si cerca di far mangiare i bambini correttamente e in maniera salutare alternando ogni giorno tipo di cibo differenti.
Il primo Week end passato qui ho conosciuto Padre Luis, una persona davvero simpatica e splendida! Sono stata con lui e altri ragazzi a Pucarà, un paese più a nord, dove lui ha appena avuto in gestione la parrocchia e la casa che c’è accanto alla chiesa! La casa era tenuta veramente male, allora abbiamo iniziato a sistemarla in modo che il Padre ci possa andare a vivere! Dopo averla svuotata facendo sacchi e sacchi di immondizia io ho iniziato ad imbiancare una stanza e così via! È stato molto molto divertente! C’è ancora molto lavoro da fare però!
Sopra la scuola c’è un appartamento che può ospitare fino a 6 volontari ma in questo momento sono sola. Per ora non so se arriverá qualcun altro!
Oltre all’asilo a Caracoto, l’associazione “Giordano Liva ” ha istituito anche la scuola primaria e secondaria a Juliaca. Un giorno della scorsa settimana sono stata accompagnata da Fredy, che è lo psicologo della scuola, a visitare tutto il Collegio! È davvero grande e ci sono circa 300 ragazzi! Anche qui ovviamente oltre alla scuola hanno una mensa dove tutti possono pranzare!
Ho conosciuto tutte le classi e sono stata ad assistere ad una lezione di educazione fisica! Poi ho pranzato con tutti loro!
La cuoca Hilda è gentilissima e, ogni giorno dopo la scuola, la aiuto a pulire la mensa e a terminare alcuni lavori in cucina! Oltre a pranzare sempre con loro lei mi lascia sempre anche la cena pronta!
Mi sto davvero trovando benissimo con tutti, i bambini sono fantastici e mi stanno insegnando tantissimo della lingua…ah dimenticavo, sono partita che lo spagnolo lo conoscevo poco!
Mi sono integrata subito con le insegnanti che già non vogliono che io me ne vada! In tutto pensavo di fermarmi qui un mese ma forse mi fermerò anche un mese e mezzo perché all’idea di partire già mi mancano tutti questi bambini! Poi inizierò in mio viaggio in Perù e poi purtroppo dovrò tornare alla realtà e al mio lavoro! È davvero un’esperienza bellissima sentirsi utili verso questi bambini e queste insegnanti che hanno davvero bisogno di una mano!”
Giulia