Il 28 agosto l’Italia ha consegnato tre motovedette guardacoste al governo tunisino, un governo che calpesta i diritti umani, deporta i migranti nel deserto al confine con la Libia e reprime ogni forma di dissenso della popolazione. Altre tre ne verranno consegnate nei prossimi mesi.
Recentemente è stata inoltre definita l’area SAR (l’area di ricerca e soccorso) della Tunisia: si tratta di una zona di mare molto estesa, che arriva a sfiorare le coste siciliane e sarde; qui la competenza ad intervenire è esclusivamente tunisina.
Le motovedette serviranno a intensificare le attività di sorveglianza delle frontiere marine, al fine, come sostiene il ministro Piantedosi, di «rafforzare le attività di salvataggio in mare e le azioni di contrasto ai trafficanti di esseri umani», dimenticandosi, ipocritamente, dei crimini commessi proprio dalle forze armate e dalla polizia tunisine nei confronti dei migranti.
Il vero scopo è impedire che i migranti partano verso l’Europa, non certo quello di salvare vite umane e combattere i trafficanti… ma questo non si può dire.
Contro il trasferimento di queste 6 unità navali, deciso nel dicembre 2023, varie organizzazioni non governative hanno presentato un ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo l’ha rigettato ma a giugno il Consiglio di Stato ha sospeso l’invio delle 3 motovedette in via cautelare, perché ha ritenuto «prevalenti le esigenze di tutela rappresentate da parte appellante» (ovvero le ONG).
Ma in seguito sono state accolte le motivazioni dell’Avvocatura dello Stato secondo cui il trasferimento delle unità navali e la formazione del personale tunisino può contribuire «all’innalzamento dei livelli di tutela e salvaguardia dei migranti in mare».
L’operazione di acquisto e invio delle unità navali alla Tunisia è costata al governo italiano 16,5 milioni di euro.
Quanti percorsi di accoglienza e integrazione sarebbe stato possibile realizzare con questa cifra?
Quanti nuovi lavoratori avrebbero potuto contribuire a pagare le pensioni di una popolazione (quella italiana) che invecchia sempre di più?
Ma cosa conta tutto questo? L’importante è mantenere viva l’ossessione dello straniero.