Caro diario, oggi ti voglio raccontare una cosa speciale.
El Comedor Giordano Liva ODV è un’associazione con uno scopo nobile ed è una stella che brilla in ogni angolo che tocca con la sua missione, grazie all’operato dei volontari, dei sostenitori e di tutti coloro che curano, ormai da più di vent’anni, l’anima dell’associazione.
Ho avuto modo di entrare nell’ associazione a ottobre 2023, come volontaria della scuola serale di italiano. Anche se il mio ruolo era di assistente alle lezioni, ovvero di aiutare il coordinatore della scuola di italiano con la correzione degli esercizi insieme agli altri volontari, ogni volta che andavo a lezione, sentivo il bisogno di contribuire in modo più attivo, rispetto alle tre ore settimanali di scuola.
Infatti, a fine gennaio, ho scoperto che El Comedor dà l’opportunità ai ragazzi fino a 28 anni di svolgere un periodo di volontariato “speciale”, chiamato Servizio Civile Universale, aiutando i ragazzi ad apprendere la lingua italiana, e non solo!
Infatti, un altro motivo per il quale ho deciso di prendere parte al progetto “Apprendere Cooperando” è dato dal fatto che El Comedor sostiene due comunità nel mondo: in Perù e in Nepal. In modo particolare, l’operato in Perù è stata la scintilla che mi ha fatto decidere di prendere parte al progetto. Al colloquio ero molto emozionata, ma sicura di me stessa, delle mie conoscenze e capacità. Inoltre, ero molto felice al pensiero di aiutare il mio OLP e coordinatore della scuola di italiano, Nicola, a svolgere le mansioni che mi aspettavo di ricoprire non appena iniziato il servizio, in sintonia con chi faceva parte dell’associazione, insieme al o alla collega del Servizio Civile Universale.
Dopo avere controllato le graduatorie, non mi sarei mai aspettata di essere in vetta alla classifica, insieme alla mia attuale collega di Servizio Civile, Alessia, con la quale non mi sarei mai aspettata di condividere così tante esperienze di Servizio Civile e anche cose in comune, rendendo l’ambiente ancora più unito e compatto.
Fine maggio-giugno 2024: inizia l’avventura.
Dal primo giorno di servizio civile, ho iniziato a scoprire una realtà più profonda, dove la missione dei volontari non è solo dire “dona al 5×1000” o “grazie per il tuo contributo”, ma è una grande famiglia formata dagli amici di Giordano per dare un futuro migliore e lontano dai pericoli della strada ai bambini peruviani e nepalesi, fornendogli un’istruzione sicura. Questo mi ha fatto commuovere, perché conosco benissimo la realtà peruviana, attraverso le testimonianze di chi ha dovuto smettere di studiare perché le scuole erano lontane dalla propria abitazione. Se ti può interessare la questione Perù, una delle nostre missioni, ti vorrei condividere un articolo che potrebbe esserti utile per capire il motivo per il quale esiste la nostra scuola nella città di Juliaca, nel sud del Perù: https://www.elcomedor.it/2024/12/escuelas-particulares-in-peru-cosa-sono-e-perche-vengono-frequentate/
Anche la situazione in Nepal, di cui non ne ero a conoscenza, mi ha incuriosita molto, soprattutto i Child Club, che motivano i bambini a frequentare posti sicuri. Spero in futuro di approfondire la questione.
Durante questi mesi, ho fatto tantissime formazioni, utili per implementare nuove conoscenze al mio bagaglio culturale. Inoltre, ho avuto l’opportunità di confrontarmi con altre realtà, come Un Ponte Per, per la creazione di laboratori nelle scuole.
Alcune memorie più divertenti del mio Servizio 🙂
Un evento che si svolge tutti gli anni a giugno è il “Solidarista”. Infatti, la grandissima famiglia de “El comedor Giordano Liva” ha coinvolto sia me che Alessia nell’evento più memorabile e simbolico che ricorda Giordano. Io ero alla bancarella dell’artesanía, dove gli oggetti realizzati direttamente in Perù e Nepal sono i protagonisti. Insieme alle altre volontarie ci siamo divertite un sacco, parlando e ascoltando la musica dal vivo!
Sempre a giugno, si è svolta l’ultima lezione della scuola di italiano in modo “attivo”, passeggiando sulle mura di Pisa e regalando ai ragazzi un’esperienza mozzafiato. Per l’occasione, abbiamo scattato tantissimi selfie e, verso la fine della giornata, gli alunni, essendo rimasti ammaliati dal panorama, ci hanno riempito di tantissime domande, come ad esempio “come mai la torre è pendente?” oppure “perché le città come Pisa hanno le mura?”.
Dopo le formazioni estive e altri momenti interessanti, i primi giorni dell’autunno sono stati impiegati per il volantinaggio. Questi momenti sono stati i più sfidanti, sia per me che per Alessia, perché dovevamo convincere i nostri futuri studenti ad unirsi ai nostri corsi GRATIS. Per questo abbiamo fermato tutti i nostri studenti target, invitandoli con successo ad unirsi alla scuola di italiano.
L’ultimo episodio che mi ha lasciato un’immensa gioia riguarda la tombolata di fine anno della scuola della mattina per donne immigrate, dove i premi erano materiali utili per la scuola e anche dei gioielli per far brillare le nostre studentesse durante le vacanze natalizie.
Caro diario, infine ti vorrei confessare che, attraverso quest’esperienza, ho scoperto un mondo nuovo, le mie vedute si sono ancor più ampliate e ho imparato come pensano le persone per raggiungere i propri obiettivi in team, attraverso le giuste strategie. Ringrazio tutti i membri per avermi dato quest’opportunità e spero di continuare in futuro come volontaria, non solo della scuola di italiano, ma anche per le attività che ho svolto fino ad adesso, come la realizzazione di report, contributi per la parte online dell’associazione e traduzioni di lettere fra i ragazzi delle medie di Serena e del Perù.
!Hasta pronto, mi diario!