Ancora una volta una nave delle ONG, più precisamente la Geo Barents di Medici senza Frontiere, è stata sottoposta a fermo amministrativo per aver violato le norme previste dal decreto Cutro.
In questo caso l’accusa è di non aver comunicato agli organismi preposti per la sicurezza in mare lo svolgimento dei soccorsi: la pena? Due mesi di blocco e 3.300 euro di ammenda.
Si tratta, secondo i responsabili di Medici senza Frontiere di «una decisione disumana».
«È la terza volta che la nostra nave viene sottoposta a una misura punitiva di questo tipo – hanno aggiunto – solo per aver adempiuto al suo obbligo legale di salvare vite umane in mare».
Unanime è stata la critica a questo provvedimento anche da parte delle organizzazioni che si adoperano quotidianamente per salvare vite umane nel Mediterraneo (solo negli ultimi giorni sono state soccorse oltre 1000 persone) e che per questo sono costante oggetto di un’opera di denigrazione e criminalizzazione.
A tutte loro vanno il nostro riconoscimento e il nostro appoggio.