Tante, purtroppo, sono state dal 1996 in poi le stragi di migranti nel Mediterraneo. E ogni volta sentiamo ripetere che la colpa è solo ed esclusivamente degli scafisti che convincono o addirittura costringono le persone a partire e ne organizzano il viaggio. E la soluzione proposta è sempre la stessa: impedire le partenze, difendere le frontiere, “aiutarli a casa loro”.
Proprio allo scopo di controllare e difendere le frontiere, e quindi bloccare i migranti, fu istituita l’agenzia Frontex, divenuta operativa a partire dal 2004 e sempre lautamente finanziata dai paesi dell’Unione Europea.
In seguito, sull’onda della commozione provocata dalla strage di Lampedusa del 2013, fu istituita dal governo Letta l’operazione Mare Nostrum. La sua funzione non era difendere le frontiere ma piuttosto organizzare operazioni di ricerca e salvataggio, nel rispetto delle leggi del mare. Un’operazione, quindi, di carattere umanitario. Durò solo un anno: il nuovo governo, con a capo Renzi, su pressioni sia interne che, soprattutto, europee, pose fine all’operazione. La motivazione? Mare Nostrum, garantendo maggiori condizioni di sicurezza per i migranti, fungeva di fatto da richiamo per nuove partenze e quindi per nuove tragedie.
Gli eventi successivi hanno clamorosamente smentito questa ipotesi: le partenze hanno continuato e continuano ad esserci e le tragedie… anche. E, se non fosse stato per le operazioni di salvataggio delle ONG, che di fatto si sono sostituite alle istituzioni, sarebbero state ancora di più. Ma, come sappiamo, l’operato delle ONG è stato criminalizzato, le si è accusate di connivenza con i trafficanti di esseri umani, si è cercato in tutti i modi di limitarne le attività.
Di fronte alle ultime tragedie che si sono verificate diventa di nuovo indispensabile istituire un’operazione Mare Nostrum che coinvolga questa volta l’intera Unione Europea.
Questa richiesta è contenuta anche nel comunicato delle tante associazioni che hanno organizzato la manifestazione di Cutro dell’11 Marzo e che abbiamo pubblicato qui. Tra le varie proposte c’è infatti anche la seguente: «Chiediamo di realizzare immediatamente un programma europeo di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo, e sollecitiamo il governo italiano a chiedere agli altri Stati membri di implementare questo programma».
Fonti: Il Manifesto del 10 Marzo.