Sabato 18 Dicembre il circolo Arci E. Curiel della Vettola ha ospitato la cena sociale organizzata dal El Comedor Giordano Liva. La cena è sempre stata un’occasione di scambio, di incontro e di racconto, un modo per consolidare relazioni avviate ormai da anni e per tesserne di nuove.
Dopo quasi due anni di pandemia e la necessità di interrompere la maggior parte delle attività in presenza, tra cui le cene e Solidarista, momenti essenziali per la nostra Associazione, è stato emozionante trovarci nuovamente ad allestire, cucinare, organizzare le liste dei partecipanti e dei materiali da portare.
All’interno dello spazio, in cui è stato possibile mettere a sedere e servire quasi quaranta persone, abbiamo condiviso dell’ottimo cibo, che le volontarie e i volontari hanno iniziato a cucinare sin dalla mattina stessa di sabato; abbiamo condiviso i progressi dei progetti, nazionali e internazionali, portati avanti durante l’anno; abbiamo condiviso l’idea che sono proprio questi momenti a permetterci di realizzare davvero quel processo di cambiamento che vogliamo mettere in atto nella società a partire dalle piccole cose: la Scuola di Italiano, la ricostruzione degli edifici in Nepal e il Sostegno a Distanza in Perù, attraverso un’informazione chiara e precisa del mondo e dei suoi confini.
Cambiare il modo di relazionarsi nella società, creare momenti di socialità consapevole e, allo stesso tempo, raccogliere fondi per permettere alle nostre attività di proseguire, sono alcuni dei moventi per cui organizziamo cene come quella di sabato e per cui proveremo, nei limiti possibili, a creare altri momenti di incontro e scambio.
Il lavoro delle volontarie e dei volontari, essenziale per la realizzazione del tutto, è partito dalla mattina con la cucina che, come nei migliori pranzi di Natale, ha sfornato cibo dall’antipasto fino al dolce tenendo di conto di tutto, dagli onnivori ai vegani. L’allestimento del posto e l’organizzazione del banchetto informativo con i materiali di artigianato sono partiti dalle cinque del pomeriggio, intervallati da pochi bicchieri di vino e tanta cura del luogo e delle persone che l’avrebbero attraversato da lì a poco (sia in termini igienico-sanitari che nel tentativo di creare uno spazio accogliente).
Prima dell’inizio della cena (previsto intorno alle ore 20) si è svolta la presentazione dei progetti portati avanti sia durante la pandemia e rivoluzionati in forma online, sia quelli svolti in presenza: SolidariSTA A CASA, Los Solidaristas, SolidarScuola, i Podcast, le nuove rubriche, la ripresa in presenza della Scuola di Italiano a partire da novembre e i prossimi passi che si faranno in Nepal, grazie al progetto Health – Tris, finanziato dell’OPM della Chiesa Valdese.
Condividere i passi avanti che si sono fatti con i progetti, presentare i nuovi, raccontare la quotidianità della nostra Associazione durante la cena è un modo per prendere per mano tutti i volontari, i soci, la gente che è passata per interesse o per caso, e continuare questo cammino insieme per arricchire e arricchirci di nuove idee, nuove forze e nuovi legami.
Con la fine della cena, i saluti e gli ultimi calendari acquistati abbiamo chiuso un anno solare, abbiamo brindato e riso, per rivederci poi ad anno nuovo per continuare questo percorso, insieme.