Il progetto “TRIS - Satbise Safe School”, iniziato lo scorso gennaio 2020 e sostenuto dall’OPM della Chiesa Valdese e dal 15° Premio D.M. Verdigi, è nella sua fase di conclusione. In questi ultimi mesi, gli avanzamenti del progetto sono stati importanti, nonostante la perdurante situazione emergenziale che ha costretto a rimandare alcune attività progettuali.
Come già raccontato nelle pagine di questo sito, il progetto prevedeva le seguenti attività:
- Ricostruzione antisismica del Blocco A, con la costruzione di 3 nuove aule
- Ammobiliamento delle nuove aule (banchi, panche, lavagne, tappeti ecc.)
- Realizzazione di una missione internazionale di monitoraggio intermedio, a marzo 2020
- Realizzazione di una seconda missione internazionale a dicembre 2020, finalizzata al monitoraggio finale del progetto e alla simulazione di una evacuazione antisismica coordinata dal volontario di “Per i bambini di Satbise” Massimiliano Mori, membro del Corpo VV.FF. di Pisa.
Se le missioni internazionali sono purtroppo state annullate (la prima) o posticipate (la seconda, speriamo a aprile-maggio 2021), i lavori di ricostruzione del Blocco A sono continuati, anche se con qualche rallentamento dovuto alla difficoltà di reperire alcuni materiali a causa del lockdown nazionale in Nepal.
Il comitato di gestione di Upess, Uttargaya Public English Secondary School, ha coordinato al meglio i lavori, garantendo anche condizioni lavorative sicure per gli operai impegnati, ed è stato affiancato dal prezioso contributo del Monitor locale nepalese, Binod Bhatta, che ha aiutato lo staff di Upess nella corretta tenuta della documentazione finanziaria e nell’affrontare gli eventuali imprevisti insorti.
A dicembre, Binod si è recato a Upess e ci ha inviato una preziosa documentazione fotografica, che mostra gli importanti risultati ottenuti. Gli alunni e le alunne di Upess potranno quindi beneficiare di 3 nuove aule costruite nel rispetto dei criteri antisismici e quindi sicure per la loro incolumità!
Un’altra buona notizia è che a settembre 2020 la scuola di Uttargaya ha potuto avviare nuovamente le lezioni presso le sue strutture (nel corso del lockdown, infatti, le attività didattiche si svolgevano a piccoli gruppi in 17 Learning Centers sparsi tra le comunità afferenti a UPESS, leggi QUI), pur apportando alcune sostanziali modifiche nell’organizzazione degli spazi e della didattica, per affrontare il rischio da contagio Covid-19. Gli attuali studenti sono 299 e le classi si svolgono in due turni, mattina e pomeriggio. Inoltre, metà dei bambini viene la domenica; l’altra metà il lunedì, e così via a giorni alterni. Seguendo le linee guida della Municipalità di Bidur sulle attività scolastiche, si stanno mantenendo mascherine, distanziamento sociale nelle aule e lavaggio delle mani con sapone. Per quanto riguarda lo scuolabus, la Municipalità ha permesso da qualche settimana la sua operatività, permettendo così ai bambini più distanti di accedere alla scuola, mentre per quanto riguarda il dormitorio esso è ancora chiuso.
Nel nostro piccolo, grazie ai fondi recuperati dalla prima missione annullata, siamo riusciti a dare un contributo agli insegnanti impegnati nei Learning Centers durante il lockdown, in quanto essi non hanno potuto beneficiare di alcun aiuto statale né contare sui fondi delle famiglie, colpite duramente dalla crisi economica. Infine, a breve sarà avviata la seconda “fase” del progetto, che abbiamo chiamato “TRISS- Satbise Safe School: Step-Up”, che beneficerà nuovamente di un notevole contributo dell’OPM della Chiesa Valdese. Questo nuovo progetto vedrà un ulteriore miglioramento delle strutture scolastiche danneggiate dal terremoto del 2015 e un importante intervento a livello igienico e nutrizionale. Sperando che la situazione internazionale continui a migliorare permettendoci di realizzare la missione di monitoraggio prevista per questa primavera, ringraziamo vivamente tutti i nostri sostenitori, le associazioni partner e gli enti che stanno contribuendo al finanziamento del progetto, aiutandoci a realizzare una scuola veramente sicura per moltissimi bambini e ragazzi nepalesi. Alla prossima!