La mia esperienza di Servizio Civile è iniziata col desiderio di trovare un progetto in cui poter mettere in pratica le conoscenze maturate negli anni di studio. La realtà in cui mi sono ritrovata sta superando le mie aspettative iniziali.
Appena arrivata al Comedor mi è stata affidata la didattica di italiano a stranieri per due gruppi di studenti, progetto a cui ero particolarmente interessata per il mio percorso di formazione.
Sono molto grata per la fiducia che mi hanno dato i miei responsabili, perché mi ha permesso di superare le mie paure, nella consapevolezza di avere una grande responsabilità, senza essere lasciata da sola.
Infatti, oltre ad aver incontrato persone meravigliose fra gli studenti dei corsi di italiano, ho conosciuto un gruppo di volontari molto affiatati fra di loro e disponibili ad aiutare gli altri.
Anche nel periodo di emergenza Covid, i responsabili del Comedor si sono mostrati attenti a non lasciare indietro noi volontari del servizio civile. Dopo un primo momento di generale incertezza, ci siamo attivati per poter continuare con i nostri progetti e ricominciare lavorando da remoto.
Sono partite alcune lezioni online di italiano ed è continuato il monitoraggio dei progetti di cooperazione internazionale in Nepal e Perù. Il servizio civile mi sta mettendo alla prova non solo nell’ambito in
cui sono più preparata, infatti sto imparando molto nel campo della progettazione, ricercando e compilando bandi per trovare nuovi fondi, comunicando con chi si trova nella sede dei progetti e collaborando all’organizzazione generale.