Questa settimana, Maria Chiara Evangelista ha intervistato Simona, chiedendole della sua esperienza di servizio civile presso la nostra sede.
“La scorsa settimana abbiamo intervistato Stefano, uno dei due ragazzi che stanno collaborando con noi tramite il Servizio Civile. Oggi, invece, tocca a Simona, studentessa di Scienze Politiche, ramo Relazioni Internazionali. Simona ha scelto questa facoltà e relativa specializzazione perché le piacerebbe imparare a gestire e creare dei progetti sociali di respiro internazionale, e il suo fine ultimo sarebbe quello di collaborare con un’organizzazione non governativa che le permettesse di ideare e coordinare azioni di sostegno alla popolazione direttamente nei Paesi interessati. Si è approcciata al Servizio Civile proprio cercando una prima esperienza di cooperazione internazionale e, infatti, quello che l’ha catturata del bando del Comedor sono state proprio le sue iniziative all’estero (in particolare in Nepal, per cui ha una speciale predilezione).
L’esperienza con noi si sta rivelando decisamente utile per le sue ambizioni future: a 20 giorni esatti da quando ha iniziato, ha già avuto un primo assaggio di come si amministra un’organizzazione di questo tipo (e relativi progetti in altre Nazioni) grazie alla formazione che le è stata impartita dalle collaboratrici più esperte, e, soprattutto, ha potuto partecipare alla stesura del progetto per la ricostruzione secondo criteri antisismici della scuola edificata dal Comedor proprio nel suo amato Nepal, a Satbisè. Il piano, ideato con il contributo dell’associazione ‘’Bambini di Satbisè’’, che opera in loco, sarà poi candidato per il Premio Marco Verdigi, che, se vinto, fornirà i fondi per attuare l’iniziativa. Simona ha quindi già avuto la possibilità di relazionarsi con delle realtà simili al Comedor dislocate all’estero, oltre che in Italia, e ci auguriamo che l’esperienza di questi 8 mesi continui ad essere così proficua per lei”.